Lego Serious Play è una metodologia certificata dall’omonima casa produttrice di mattoncini, che permette alle persone di lavorare su loro stesse in diversi ambiti. Ecco storia, obiettivi e punti di forza di questa realtà!

La storia di LEGO SERIOUS PLAY

Negli ultimi anni la metodologia LEGO SERIOUS PLAY sta sempre più prendendo piede in Italia, dove esistono più di 2500 facilitatori. Questa pratica, utilizzata all’interno di realtà aziendali ma anche utile per liberi professionisti e privati, è nata a inizio secolo, ma si basa su ricerche degli anni ’90 realizzate da due docenti dell’International Institute for Management Development,  Johan Roos e Bart Victor. Sono loro che per primi hanno coniato il concetto di “gioco serio”, che si è poi legato alla casa di mattoncini più famosa al mondo, a cavallo tra i due secoli. Kjeld Kirk Kristiansen, presidente della LEGO, finanziò il progetto, e all’interno della società venne creato il dipartimento che approfondì e sviluppò la metodologia, guidato da Rosmussen.

Oggi la metodologia è certificata, e viene utilizzata per facilitare la comunicazione, la generazione di pensiero creativo e la strategia. Attraverso Lego Serious Play si attua un processo di “gioco serio“, attraverso il quale si crea una metafora dell’identità per sviluppare le proprie capacità, e migliorare il team building, in qualsiasi realtà si voglia poi inserire questo processo. Il principio secondo cui si basa il gioco risponde allo studio secondo il quale le pratiche di attività mentali e manuali aiutano a comprendere più profondamente e in maniera più significativa il mondo e le sue possibilità.

Lego Serious Play si fonda su tre concetti base, la cui convergenza realizza l’esperienza di gioco/creazione e del miglioramento dell’individuo: gioco, costruttivismo e costruzionismo, e immaginazione. Il primo e l’ultimo termine sono legati anche secondo l’immaginario collettivo, tenendo conto che il gioco è un’esperienza che si basa sull’immaginazione; attraverso questa metodologia  vengono però inseriti anche i termini “costruttivismo” e “costruzionismo”,  secondo i quali l’individuo costruisce modelli mentali per comprendere il mondo che lo circonda.

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La metodologia LEGO SERIOUS PLAY

La metodologia di Lego Serious Play si articola in quattro passaggi:

[fac_icon icon=”child” color=”#f39325″ color_hover=”#f39325″] QUESTION: il facilitatore pone una domanda ai partecipanti, una richiesta e call to action che sarà il tema principale dell’incontro;
[fac_icon icon=”child” color=”#f39325″ color_hover=”#f39325″] BUILD: ogni partecipante è chiamato a realizzare un proprio oggetto attraverso i mattoncini Lego, che non deve necessariamente rappresentare visivamente il concetto alle spalle, ma esserne metafora;
[fac_icon icon=”child” color=”#f39325″ color_hover=”#f39325″] SHARE THE STORY: ogni partecipante descrive al resto del gruppo il suo oggetto, raccontandone il significato e la storia;
[fac_icon icon=”child” color=”#f39325″ color_hover=”#f39325″] REFLECTION: azione di gruppo attraverso la quale si riflette su ciò i partecipanti hanno realizzato durante il workshop, con le indicazioni del facilitatore ma sopratutto con il supporto di tutti i partecipanti.

Le Application Technique (ATs – le domande che possono essere poste dal facilitatore e che diventano centro del workshop) sono differenti, e richiamano i vari aspetti della comunicazione e delle relazioni interpersonali, dentro e fuori gli ambienti di lavoro. Da Co.Ro. Coworking Rome Pigneto, a partire da ottobre prenderanno il via gli workshop relativi all’autoconsapevolezza e alla costruzione dei propri obiettivi, dove verrà utilizzata la metodologia “Lego Serious Play”.